Sei partito d'inverno, come fanno le rondini
tra pioggia d'occhi e cuori spogliati di foglie, di forza,
ma il vento sussurra dolce la melodia del ricordo,
quello che mai sbiadirà, quello inciso sulle pareti del cielo...
Il vento canta il tuo ritorno, con la prepotenza della primavera,
poiché gli uomini buoni, gli uomini grandi... non partono mai.